Nella collezione quadri moderni anno 2013
l'inventiva umana e lo sviluppo della conoscenza sono state le mie fonti di ispirazione.
Il punto focale dei miei pensieri, che riflettono, incidono e determinano l'esito
di tutti i miei quadri, è il seguente: la nostra conoscenza è materia terrena? O
altro? Come sempre mi imbatto su temi complessi che non portano ad una via di uscita
semplice e diretta! Ma forse è proprio questo muroche porta all'estremo
le mie riflessioni donando quell'alone di mistero ai miei quadri astratti. Incominciando dall'analisi del primo dipinto abbiamo
una tela di grandi dimensioni intitolata "La fine non esiste" Il presupposto fondamentale di questo quadro è che noi non riusciamo a concepire
alcuni concetti basilari a livello religioso, filosofico, scientifico: da
dove veniamo?, come siamo nati?, come è spiegabile la nostra evoluzione? Tutto questo
non capire ci porta a non avere una vera e propria identità e questa "mancanza" ci accompagnerà
per tutto il corso della nostra vita. Ma alla fine dei conti
allora, una vera e propria fine esisterà davvero? Nel quadro "La fine non esiste"
ho lasciato volutamente aperto questo interrogativo disegnando sulla parte destra un portale ,
in colore azzurro, che potrebbe metterci in contatto con un'altra realtà
polverizzando all'istante il concetto di fine. Nel secondo quadro
"Quando il futuro è a un passo dal presente" ho voluto continuare la faccenda irrisolta del dipinto appena analizzato. Quando
il futuro è a un passo dal presente, potrebbe essere il momento esatto nel quale
nasciamo.... in questo caso il futuro (la vita) si trasforma immediatamente nel
presente. Oppure potrebbe essere il momento della nostra morte terrena. Il presente
è l'istante della morte, mentre il futuro che si fonde col presente potrebbe essere
la relativa ed immediata rinascita a livello spirituale. In tutti e due i casi il
presente ed il futuro si fondono assieme in un magico istante spazzando in un'istante
il concetto di fine. Nel successivo
quadro di grandi dimensioni dal titolo "Le strade della conoscenza" ho cercato di creare, naturalmente a livello astratto, il percorso della nostra
conoscenza. Ho preso come punto di riferimento il grande registra Stanley Kubrik
e il suo capolavoro cinematografico "2001 odissea nello spazio" dove ha raffigurato
la conoscenza col grande monolito nero. Un'astronauta sbarcato su un pianeta sconosciuto
trova davanti a sè una grande colonna squadrata nera, liscia, inerme. Il monolito.
Rimane stregato, come rapito da tanta semplicità. E' proprio in quel magico istante
che gli viene trasmessa l'intera conoscenza di una civiltà a lui sconosciuta. Che
genio che era Kubrik. Tutto il suo lavoro era sempre sottointeso. Bisognava capirlo
da soli il senso.... E' come i quadri astratti. Li capisci solamente se ti trasmettono
qualcosa. In questo dipinto di monoliti ne ho messo due. Uno filosofico e uno scientifico.
Con il quadro sucessivo "
L'alba elettronica
" andiamo avanti nel tempo. Il titolo dice tutto. Non sò se un domani tutta questa
tecnologia sarà un bene per l'umanità. L'accumulazione su tela che segue "
Arresta la tua sete
" è stata realizzata con lattine di coca cola riciclate e manette in ferro. Il senso
del quadro si può interpretare come ....... darsi un freno; annullare il superfluo;
arrestare
i propri impulsi consumistici. Il quadro astratto sucessivo,
Via lattea,
è stato realizzato per partecipare al concorso internazionale Premio Comel, che ha come tema
centrale l'alluminio nella sua essenza più pura. Ho pensato quindi di realizzare
una Via lattea con lattine di alluminio e pura polvere di alluminio. Una galassia metallica realizzata con lattine in alluminio (aperte ed appiattite)
affogata in polvere di alluminio. Una via lattea moderna fecondata al suo centro
da due semi di natura metallica simulanti il simbolo dell'infinito
in un'esplosione argentea di pura vita. Spero che queste
mie piccole spiegazioni vi possano far valutare al meglio i miei quadri
ma vi ricordo
che ogniuno di Voi, se entrerà in contatto con un quadro
che gli piace
particolarmente, vedrà esclusivamente quello che la sua mente percepirà restituendo
magari un'interpretazione del tutto diversa dalla mia. E' questo il bello dell'arte.
E' materia libera.
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