La commissione di un'opera astratta grazie soprattutto all'incipit dettato dal cliente, è un'opportunità molto proficua per un pittore in quanto lo porta a operare su livelli ispirativi alterati, livelli dove l'artista non avrebbe mai immaginato od osato arrivare. Personalmente ho attinto molto da tutte le commissioni che ho eseguito e queste mi hanno fatto crescere tantissimo sia interiormente che stilisticamente. Inoltre mi hanno aiutato a migliorare la tecnica pittorica dell'action painting. Tuttavia col tempo però, nelle commissioni dei dipinti, mi son sentito sempre più legato al cliente sia sul piano emotivo sia sul piano tecnico espressivo. Le richieste oramai stavano diventando sempre più precise, troppo dettagliate e personali e di riflesso stava venendo quasi ad azzerarsi l'ispirazione personale interiore, l'estro, l'incipit, l'anima inconscia ed astratta che invece dovrebbe prevalere al 100% su ogni opera realizzata. Perché in un quadro astratto ci deve essere un'anima ed uno specchio interiore riflesso, altrimenti questo risulterebbe solamente un disegno e non un'opera d'arte. Nonostante in tutti questi anni abbia realizzato tantissimi e meravigliosi quadri su commissione, dopo una lunga e sofferente riflessione interiore ho preso quindi la decisione di non eseguire più dipinti su richiesta.
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