Cerco di dare a tutte le mie opere una "vita propria", ognuna con un tocco di originalità, sforzandomi di creare quadri completamente diversi uno dall'altro. Ho un completo rifiuto per il quadro "in serie".... purtroppo, o per fortuna, in questa maniera vado totalmente in direzione opposta alla consuetudine, dove un artista viene considerato maturo quando incomincia a dipingere quadri tutti uguali. Dicono che così abbia trovato la sua strada. Faccio un esempio che potrebbe sembrare banale: i tagli del grande maestro Fontana; sì, l'idea eccezionale, il concetto, il mistero del taglio associato alla tela... una trovata geniale ed intelligente. Ma l'esecuzione poteva calzare bene per due massimo tre dipinti. Poi basta...! Uno non può fare 100 opere tutte uguali una all'altra.
Di artisti che cavalcano quest'onda dall'inizio del XX secolo è pieno. Personalmente, ma soprattutto a livello artistico, la realizzazione di dipinti "in serie" la vedo come una castrazione a livello mentale ed una totale piattezza della vita dell'artista che li realizza. Quello che vorrei veramente capire è se questi artisti abbiano veramente trovato la loro strada oppure altro...
L'arte moderna ai giorni nostri: business; oggi purtroppo l'arte contemporanea è come la borsa finanziaria. Si compra quello che vale e non quello che merita. E' una speculazione che mette in circolazione una marea di dipinti "spazzatura". Basta andare nei musei più famosi per vedere quadri astratti e sculture moderne, firmate da artisti super quotati, che fanno ridere ( o piangere ).
Sono andato per esempio nel 2012 a vedere il Museo d'arte moderna a Milano di fronte al duomo. Nomi da alta quotazione: da Morandi a Burri, Fontana ed altri. Il museo era bellissimo ma le opere.... Le sculture moderne contemporanee erano davvero pessime. La peggiore, una croce di acciaio: 2 piccoli tubi cilindrici lunghi 4 metri l'uno incrociati tra loro. Il dipinto moderno peggiore: una linea spessa 2 cm. e lunga circa 4 metri disegnata sul muro..... Questo "artista", questo personaggio, gira da un museo all'altro per disegnare la sua bella e lunga linea sulla parete. Qualcuno sarebbe anche capace di dargli del genio, dell'innovatore. Ma per cortesia, che vergogna! Ho guardato soprattutto le facce delle persone che visitavano assieme a me il museo. Chi rideva; davvero...ridevano, chi non capiva, chi storceva il naso.
Signori, questa è l'arte contemporanea. Sono finiti i bei tempi dove si andava al museo in silenzio per contemplare ed immergersi completamente in un'opera d'arte vera.
Se un giorno dovessi diventare famoso, spero di non farmi rapire anch'io da questo mercato perverso e fasullo. Spero di continuare ad essere come sono oggi. Ogni mio singolo quadro è diverso da tutti gli altri, perchè quando eseguo un dipinto scarico ed imprimo sulla tela tutte le mie emozioni e ciò che in quel momento “sento” di poter esprimere. Se dovessi fare sempre lo stesso tipo di dipinto la vedrei una sconfitta, una mia morte cerebrale.
Per me tutto questo "è aver trovato la strada giusta". La voglia di non cedere ai ricatti che impone il mercato dell'arte contemporanea, la voglia di sperimentare, la voglia di dare vita ad un quadro sempre diverso.....la voglia di essere libero. |