Il padre, Salvador Dalí y
Cusí, era un avvocato e notaio appartenente alla classe media, la cui rigidità nell'applicazione
della disciplina viene temperata dalla moglie, Felipa Domènech Ferrés, che incoraggia
le aspirazioni artistiche del figlio. All'età di cinque anni Dalí viene condotto
sulla tomba del fratello dai genitori, che gli dicono che lui è la sua reincarnazione,
idea della quale finisce per convincersi. Nel 1922 Dalí va a vivere nella Residencia
de Estudiantes di Madrid e studia all'Academia de San Fernando. Dalí già attira
interesse su di sé con i suoi modi da eccentrico dandy. Porta i capelli e le basette
lunghe, e si veste con giacche, calze lunghe e calzoni alla zuava come gli esteti
britannici alla moda della fine del XIX secolo. Sono però i suoi dipinti, nei i
quali mostra di accostarsi al cubismo, a guadagnargli in effetti l'attenzione dei
suoi compagni di corso.
Quando realizza i suoi primi lavori,
Dalí probabilmente non ha ancora compreso pienamente i concetti che stanno dietro al movimento cubista, in quanto all'epoca a Madrid non ci sono artisti che abbiano
aderito al movimento stesso. |