La terza allucinazione:
Ho sempre avuta una paura folle
sin da piccolino. Facevo dei sogni davvero mostruosi e ogni volta che il
giorno dopo ci ripensavo, mi chiedevo sempre: era un sogno? o quello che ho sognato
era reale? Sono creciuto praticamente dentro la paura. Una volta cresciuto le cose
però cambiarono radicalmente. Penso proprio che fu la paura stessa l'artefice del
cambiamento. Pensavo sempre ai miei sogni... pensavo a quanto fossero irreali se paragonati
alla nostra realtà. Giunsi alla conclusione che proprio quell'irrealtà avrebbe dovuto
darmi la forza, avrebbe dovuto non farmi più aver paura. Non era reale, quindi perchè
averne paura?! E così è stato.
La terza allucinazione si riferisce proprio ad una
serie di mie personali riflessioni su questo tema. Il flash nero è la rappresentazione
della paura. Una rappresentazione statica, inerme, per niente paurosa, quasi sarcastica:
mi ricorda molto la firma che scherzosamente lasciava Macchia Nera quando dava del
filo da torcere all'investigatore Topolino. Non per niente l'alter ego di Macchia
Nera era "Signore degli inganni", proprio come era un palese inganno la paura dei
miei sogni. La macchia, il flash nero, è stampato come sopra un vetro con alle sue
spalle uno sfondo pieno di luce gioia e colori.
Sembra la cartolina di una spiaggia
col mare azzurro che cade come una cascata davanti agli occhi dello spettatore,
portanto in secondo piano la macchia centrale. La macchia, dopo che l'osservatore
viene rapito dalla bellezza e dalle emozioni che rilasciano i colori di fondo, passa
in secondo piano risultando alla fine invisibile come un sogno. Il dipinto è uno
spaccato della nostra vita reale. Una vita dove esiste il bene ma anche il male.
Una vita che non è facile per nessuno di noi. E' la vita, dobbiamo accettarla, rispettarla
e viverla al massimo, superando e sconfiggendo
ogni singola nostra paura. |