Lente, le vite strisciano, lumache...
Segnano il cuore mio di tante storie.
Cosa portano stretto, chiuso in loro?
Come farò, senza saperne il nome, a viverle o a volerle,
e ad esser pronto all’or di dargli amore?
Protenderei le mani.
Ma son nude per ripararle in quello scivolare,
sempre in giù...!
Gocce di pioggia.
A scendere sul vetro dei giorni di bambino che anch’io sono.
Prima nel cielo, e a un tratto innanzi agli occhi.
Ma in quel destino che le porta al fosso tutte ed ognuna,
e non le vedrò più. |